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Amàti o amati.

Ieri sera la ricerca del tango si è spinta fino a Bologna, l’evento si presenta come “amati”, ma è fin da subito chiaro, che gli accenti nelle vocali, così vilipesi nella nostra lingua, in questo contesto fanno assumere al nome dell’evento significati diversi. Amàti … è il sentimento che ognuno di noi dovrebbe provare per se stesso, quel volersi bene e voler star bene, che ci preserva dai momenti bui. Amarsi, amare se stessi, diventa così un imperativo, al quale io avrei aggiunto volentieri un bel punto esclamativo … amàti! Gli amati, invece, sono le persone che albergano stabilmente nel nostro intimo, sono quelle persone che hanno saputo toccare le corde più profonde del nostro animo, sono le persone del passato, del presente e … anche del futuro, perché “l’amore guardò il tempo e rise … perché sapeva non averne bisogno (cit. Luigi Pirandello)”. Il luogo che ospita la milonga è una enorme struttura, dedicato stabilmente quale discoteca, provvista di pista da ballo, palco, piccol...

Rayuela e la bulimia del movimento.

Ieri sera la ricerca del tango si è spinta fino a Bologna alla Palestra Acrobatica. Appuntamento ricorrente per me quello della Rayuela, dove nel passato mi sono trovato molto bene, sia per ambiente, che per proposta musicale e per livello di ballo. Ieri sera la proposta musicale è stata di Tj Ultimo, non sempre da me condivisa, ma comunque parliamo di mio gusto personale. In milonga, con una prevalenza di donne, vi era un livello di ballo medio alto, con la presenza di un nutrito gruppo di principianti, dall’età molto giovane. Tutti siamo stati principianti e come nel mio caso, anche se ballo da qualche anno, ancora orgogliosamente, mi ci sento un principiante, i professionisti sono altri, sono a mio avviso solo quelli che lo praticano per lavoro, con una certa visibilità nazionale e internazionale. Ogni volta che una ballerina, prima di iniziare una tanda, chiarisce impacciata, scusandosi, di essere una principiante, le rispondo di getto ripetendo una frase in cui credo fermamente, o...

Tango 800 a Ferrara (Secondo giorno)

La notte tra il sabato e la domenica sono rientrato a Ravenna, parto da Ferrara carico di belle percezioni e di tante aspettative per il giorno seguente, è una notte senza nebbia e l’auto scivola sulla strada deserta. Passo il tempo a calcolare quale sia l’ora migliore per rientrare il giorno dopo a Ferrara, rifletto che 12 ore di tango continuate, in un giorno, sono tante anche per me, che sono un “forzato” della pista, ci sono dei limiti fisici oggettivi che difficilmente posso superare e poi, anche se c’è stato un netto miglioramento, il dolore latente della schiena, mi rammenta che all’età anagrafica non si sfugge. Arrivo in Milonga alle 14.00, la pista brulica e la musica mi avvolge, non so se sia una cosa solo mia, ma ogni volta che arrivo ad evento in corso, il brano che stanno suonando è sempre uno dei miei preferiti e mi assale il rammarico di non averlo potuto ballare. Arrivo a bordo pista a tanda iniziata, così nell’attesa guardo con più attenzione gli spazi, le colonne e la...

Tango 800 a Ferrara (Primo giorno)

Tutto è iniziato a maggio, quando ho compilato un formulario di iscrizione per questa due giorni di tango, anticipato l’intero pagamento, subito dopo aver avuto la conferma dell’iscrizione, il pensiero si è sedimentato fino al fatidico fine settimana dell’evento. Ieri, sabato mattina, fin dalle prime ore, nel sito social dell’evento, iniziano a fiorire innumerevoli foto e messaggi, sono singoli o gruppi che arrivano dal Salento, da Roma, da Milano, da Napoli, dalla Calabria, dalla Toscana … e questo mi fa aumentare a dismisura le aspettative. Per un attimo, preso dall’entusiasmo, vorrei mettere anche la mia foto, ma poi mi sembra puerile scrivere: “ci sono anche io”, “arrivo da Ravenna”, “si lo so …” “è qui dietro l’angolo!” Arrivato nel centro di Ferrara nel primo pomeriggio, man mano che mi avvicino all’Ex Teatro Verdi, è un incrocio di sguardi, tra persone, che a dispetto della luce del giorno e del sole timidamente caldo d’ottobre, vestono da tango, con la borsa delle scarpe tra le...

Il Mucho Mas e il dilemma.

Venerdì sera sono tornato a cercare il tango al Mucho Mas. Ottimo l’ambiente, splendida l’ospitalità, che fanno sentire tutti i partecipanti a proprio agio. Fabrizio Frappi ha proposto un tango molto ritmato con un eccesso di milonguero, un po' lontano dal mio sentire, che in questo momento predilige melodie più misurate e armoniose. Sono in un momento storico in cui avverto la necessità di rallentare, di non essere un ballerino tumultuoso, ma prendere le misure ai miei movimenti e ballare senza fretta, aspettando il momento giusto per ripartire da una pausa o da una sospensione, scandendo bene anche i contrattempi, senza dover necessariamente metterli ovunque e dovunque. Quando cerco di applicare questa visione, in alcuni contesti, mi sento fuori luogo e sono palesemente fuori onda, come l’altra sera, quando in pista, rallentando nei passaggi melodici, mi sono trovato circondato da coppie che non abbandonando il ritmo sottostante, risultavano bulimiche di passi e di adorni. Ma il ...

La Malandrina alla Mala Yunta e l'incantesimo.

Ritornare a cercare il tango alla Mala Yunta di Modena è stato un ritorno al passato, la nuova sede è in un edificio a piano terra, con parquet a terra nella pista, con annessi servizi, spogliatoio e angolo bar, il tutto arredato con gusto, un luogo raccolto e intimo e allo stesso tempo spazioso. Tj della serata Seran Vrana, che ha proposto tande equilibrate con numerose cortine dal sapore balcanico. Livello di tango variegato, numerose le eccellenze, ronda ordinata e ottima l’accoglienza degli organizzatori. Piccola riflessione, ieri sera c’erano eventi anche più vicini di Modena, ma nel mio animo c’è la voglia di ampliare la mia personale percezione del ballo, forse sono alla puerile ricerca del conforto, che anche lontano da casa, con persone sconosciute, il mio tango possa funzionare e sia comunque riconoscibile. Ma in fondo, penso anche, che io sia alla perenne ricerca dell’incantesimo, quella magia che si realizza quando, pur non avendo mai ballato insieme ad una persona … si pal...

Tango in stile. Milonga sotto le stelle

Ieri sera la mia ricerca del tango è proseguita in Piazza Francesco Baracca di Lugo di Romagna, dove si è tenuto l’evento organizzato da Barbara Faccani, dal titolo Tango in Stile. L’idea, seppur originale, di richiedere ai partecipanti di vestirsi in stile “ retrò ”, si è scontrata con il caldo africano che ha infuocato la serata, rendendo il costume da bagno, forse l’unico abbigliamento veramente adeguato. Sulla Piazza di Lugo si è alternata musica dal vivo, con la sua magia, con musica registrata. Il bellissimo monumento dell’aviatore romagnolo, deceduto durante la prima guerra mondiale, è diventato così un improvvisato palcoscenico sulla piazza, dove alla base, sotto i riflettori, si sono esibiti gli insegnanti, mentre sul monumento, ai piedi della statua, si è improvvisata un’ampia ronda. Nutrito il numero di partecipanti, con una lieve preponderanza femminile e benché i limiti potessero apparire insormontabili: un pavimento in pietra particolarmente ruvido, l'aria umida e in...

Il tango a quattro zampe

Il cane ha sensi molto sviluppati, in particolare ha un udito sensibilissimo, tale da avvertire i rumori con un’intensità superiore a quattro volte più dell’uomo, inoltre, il cane, percepisce un ampio spettro di frequenze audio che noi umani ignoriamo. Non bisogna essere degli scienziati per capire che i cani, non solo non devono essere sottoposti, anche a distanza, alle deleterie esplosioni dei fuochi d’artificio, ma anche al volume audio della musica di un luogo chiuso adibito al ballo, luogo dove il volume della musica è notoriamente alto e dove le distorsioni di alta e bassa frequenza dei brani registrati, non percepibili da orecchio umano, sono deleterie e nocive per l’udito del povero animale. Eppure, è capitato, che in alcune Milonghe, alcune ballerine, si siano presentate con il proprio cagnolino al seguito. A queste signorine, che dimostrano nei fatti di non amare il proprio cane, vorrei dire che non bisogna essere ebbre del proprio egoismo, ma si deve rispettare e salvaguard...

Nel tango una parola è poco, ma due, sono troppe!

All’inizio del mio personale percorso di ricerca del tango, mi sentivo in dovere, tra un brano e l’altro o alla fine della tanda, di comunicare verbalmente con la ballerina che avevo invitato. Lentamente ho elaborato un nuovo atteggiamento, sull’opportunità o meno di parlare in milonga; il tango è di per se un linguaggio, perché svilirlo ed inquinarlo aggiungendo un altro linguaggio. Durante l’elaborazione del mio pensiero filosofico tanguero, il colpo di grazia, al mio ciarlare in milonga, me l’ha dato una mala figura colossale che ho collezionato. Una sera, in una milonga, ho notato una ballerina che non ha toccato pista, scansata accuratamente da tutti i maschi indigeni presenti. Verso la fine della serata, ho fatto la mia mirada e abbiamo iniziato a ballare, convinto che fosse stata evitata perché, o poco conosciuta o principiante. Invece, stupore, la ballerina è molto brava e leggera, forse un pò troppo austera. Io, tra un brano e l’altro parlo e mi presento e a conclusione d...

Milonga Gran Galà Campionati Europei di tango a Cervia

Ieri sera sono andato a Cervia e c’era tanta roba. Gli eventi, tra i quali la Milonga organizzata ai magazzini del sale, fanno da cornice ad una competizione europea di tango. Al mio arrivo, la competizione che si tiene su un palco è quasi al termine, le categorie in gara sono Tango da pista e Tango Scenario, delle oltre trenta coppie, c’è una nettissima prevalenza di ballerini russi e anche tra il pubblico è pieno di giovanissimi russi. Le esibizioni a cui assisto, hanno più a che fare con il circo e gli acrobati, che non con il tango e per fortuna finiscono subito. La presentatrice, nell’attesa che venga elaborata la classifica, invita tutti i ballerini ad esibirsi insieme sul palco, questi si dispongono ordinatamente in un anello che simula alla perfezione una ronda e alle prime note, invece di muoversi ordinatamente, la ronda si inchioda sul posto, il narcisismo dei professionisti ha la meglio sulle regole e chi è sul fronte del palco, ben in vista, non abbandona la posizione, sorr...

Milonga estiva del Nuova Luna 30 giugno 2016

Ieri sera la ricerca è continuata presso la struttura da ballo, Nuova Luna di Sala Bolognese, una balera con multiambienti, per permettere la coesistenza di generi di ballo diversi nello stesso edificio. La Milonga del Circolo la Fattoria, che si è tenuta al Nuova Luna, era stata destinata alla pista esterna, luogo forse un po’ freddino per la serata. Tdj Patricio Lolli, il decano dei musicalizzatori, una garanzia, che ha proposto tande ben equilibrate, non tralasciando di giocare con alcuni pezzi, densi di pause. Presenti un buon numero di ballerini, equamente distribuiti tra uomini e donne, molti dei quali hanno accompagnato il musicalizzatore fino a fine serata, che ha chiuso, con un bis di ultima tanda, proponendo due versioni diverse della Cumparsita. Rilevata la costante del tango fuori porta, dove la gente balla, la ronda è ordinata ed educata e ci sono pochi fenomeni. Il tango ha aleggiato costantemente in pista e fuori pista per tutta la serata. Ma io ... cerco ancora!

Ballerine brave, non solo!

Premetto che come tanguero, non sono niente di che, ma credo che ballare con una ballerina brava può dare tante soddisfazioni, alimentando, non sempre a ragione, la propria autostima e il proprio ego di tanguero. Le ballerine brave, perdonano tutto al loro ballerino, aggiustano tante imperfezioni, riuscendo a tamponare, con la loro esperienza, anche passi incerti o ambigui dell’uomo. Diversamente, per ballare con una ballerina in crescita, principiante o no, per permettere alla coppia di dialogare con il linguaggio del tango, da uomo, devi essere limpido, pulito, con movimenti chiari, quasi perfetti. Penso che una principiante o una ballerina in crescita, restituisca un’ottima risposta formativa sulla propria preparazione a qualsiasi ballerino, anche quello più capace.

Il blog di un cercatore di tango ...

Scrivere quello che si sente e si prova è un po' come fotografare le emozioni personali, conservare gli scritti, è un modo di custodire i ricordi e le sensazioni di un momento o di un periodo. Ho iniziato a scrivere di tango per gioco, commentando, sulla chat di un gruppo, le mie impressioni sulle milonghe a cui partecipavo, così, sempre per gioco, continuo a scrivere di tango, conservando i miei pensieri in uno spazio virtuale. Lo faccio essenzialmente per me, lasciando comunque a tutti, la libertà di leggere.