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Tango 800 a Ferrara (Secondo giorno)

La notte tra il sabato e la domenica sono rientrato a Ravenna, parto da Ferrara carico di belle percezioni e di tante aspettative per il giorno seguente, è una notte senza nebbia e l’auto scivola sulla strada deserta. Passo il tempo a calcolare quale sia l’ora migliore per rientrare il giorno dopo a Ferrara, rifletto che 12 ore di tango continuate, in un giorno, sono tante anche per me, che sono un “forzato” della pista, ci sono dei limiti fisici oggettivi che difficilmente posso superare e poi, anche se c’è stato un netto miglioramento, il dolore latente della schiena, mi rammenta che all’età anagrafica non si sfugge. Arrivo in Milonga alle 14.00, la pista brulica e la musica mi avvolge, non so se sia una cosa solo mia, ma ogni volta che arrivo ad evento in corso, il brano che stanno suonando è sempre uno dei miei preferiti e mi assale il rammarico di non averlo potuto ballare. Arrivo a bordo pista a tanda iniziata, così nell’attesa guardo con più attenzione gli spazi, le colonne e la...

Il Mucho Mas e il dilemma.

Venerdì sera sono tornato a cercare il tango al Mucho Mas. Ottimo l’ambiente, splendida l’ospitalità, che fanno sentire tutti i partecipanti a proprio agio. Fabrizio Frappi ha proposto un tango molto ritmato con un eccesso di milonguero, un po' lontano dal mio sentire, che in questo momento predilige melodie più misurate e armoniose. Sono in un momento storico in cui avverto la necessità di rallentare, di non essere un ballerino tumultuoso, ma prendere le misure ai miei movimenti e ballare senza fretta, aspettando il momento giusto per ripartire da una pausa o da una sospensione, scandendo bene anche i contrattempi, senza dover necessariamente metterli ovunque e dovunque. Quando cerco di applicare questa visione, in alcuni contesti, mi sento fuori luogo e sono palesemente fuori onda, come l’altra sera, quando in pista, rallentando nei passaggi melodici, mi sono trovato circondato da coppie che non abbandonando il ritmo sottostante, risultavano bulimiche di passi e di adorni. Ma il ...

La Malandrina alla Mala Yunta e l'incantesimo.

Ritornare a cercare il tango alla Mala Yunta di Modena è stato un ritorno al passato, la nuova sede è in un edificio a piano terra, con parquet a terra nella pista, con annessi servizi, spogliatoio e angolo bar, il tutto arredato con gusto, un luogo raccolto e intimo e allo stesso tempo spazioso. Tj della serata Seran Vrana, che ha proposto tande equilibrate con numerose cortine dal sapore balcanico. Livello di tango variegato, numerose le eccellenze, ronda ordinata e ottima l’accoglienza degli organizzatori. Piccola riflessione, ieri sera c’erano eventi anche più vicini di Modena, ma nel mio animo c’è la voglia di ampliare la mia personale percezione del ballo, forse sono alla puerile ricerca del conforto, che anche lontano da casa, con persone sconosciute, il mio tango possa funzionare e sia comunque riconoscibile. Ma in fondo, penso anche, che io sia alla perenne ricerca dell’incantesimo, quella magia che si realizza quando, pur non avendo mai ballato insieme ad una persona … si pal...

Milonga estiva del Nuova Luna 30 giugno 2016

Ieri sera la ricerca è continuata presso la struttura da ballo, Nuova Luna di Sala Bolognese, una balera con multiambienti, per permettere la coesistenza di generi di ballo diversi nello stesso edificio. La Milonga del Circolo la Fattoria, che si è tenuta al Nuova Luna, era stata destinata alla pista esterna, luogo forse un po’ freddino per la serata. Tdj Patricio Lolli, il decano dei musicalizzatori, una garanzia, che ha proposto tande ben equilibrate, non tralasciando di giocare con alcuni pezzi, densi di pause. Presenti un buon numero di ballerini, equamente distribuiti tra uomini e donne, molti dei quali hanno accompagnato il musicalizzatore fino a fine serata, che ha chiuso, con un bis di ultima tanda, proponendo due versioni diverse della Cumparsita. Rilevata la costante del tango fuori porta, dove la gente balla, la ronda è ordinata ed educata e ci sono pochi fenomeni. Il tango ha aleggiato costantemente in pista e fuori pista per tutta la serata. Ma io ... cerco ancora!

Il blog di un cercatore di tango ...

Scrivere quello che si sente e si prova è un po' come fotografare le emozioni personali, conservare gli scritti, è un modo di custodire i ricordi e le sensazioni di un momento o di un periodo. Ho iniziato a scrivere di tango per gioco, commentando, sulla chat di un gruppo, le mie impressioni sulle milonghe a cui partecipavo, così, sempre per gioco, continuo a scrivere di tango, conservando i miei pensieri in uno spazio virtuale. Lo faccio essenzialmente per me, lasciando comunque a tutti, la libertà di leggere.

Perché il tango argentino ...

Alcuni anni fa, quando ancora vivevo a Palermo, all'una di notte di una calda giornata estiva, camminavo per la città, quando, giunto nei pressi di Piazzale Ungheria, ho iniziato a sentire della musica e avvicinandomi ai portici, di quello che una volta era l'edificio che ospitava il Giornale L'Ora, ho iniziato a scorgere, nella penombra notturna, delle figure che ballavano. Inconsciamente ero testimone di una Milonga Illegal, un gruppo di ballerini, che si mettono d'accordo, per incontrarsi clandestinamente in un luogo, dove ballare il Tango, per un tempo limitatissimo, al suono di un'autoradio. Ricordo ancora la forte emozione che ho provato nel vedere queste coppie incedere tra le colonne, una magia, che come si era rivelata, così si era dileguata, con la scomparsa degli anonimi protagonisti a bordo delle loro auto.