Milonga Lama di Villarosa e l’età apparente.

Ieri sera, per cercar tango, solo, soletto, sono andato nella frazione di Borgo Sgarbata, a pochi chilometri da Ferrara. Curiosità, voglia di scoprire nuovi posti, il desiderio di confrontare il proprio tango in altri contesti, unita alla certezza di una solida e piacevole proposta musicale, mi hanno spinto ad attraversare la pianura ferrarese. Il Tj della serata, l’ottimo Maestro Carlo Carcano, un professionista, probabilmente uno dei pochi, che musicalizza in Milonga. Attento, preciso, con una scelta musicale accurata, Carlo Carcano, riesce sempre a trovare l’equilibrio giusto per coinvolgere i ballerini stimolando la pista e anche ieri sera, non si è smentito. La Milonga è realizzata nel giardino dell’Agriturismo Lama di Villarosa, dove insiste un ampio padiglione con pavimento in legno a terra. Bravi gli organizzatori, ottima la scelta del posto, organizzare una milonga è complicato, una milonga estiva all’aperto lo è sicuramente di più, quindi le poche osservazioni, che si possono fare sull’evento, non dipendono certo dagli organizzatori, ma sono piccole inezie comuni alla maggior parte degli eventi estivi all’aperto. L’umidità serale è importante, il pavimento in legno in assi, trattato per sopperire all’uso esterno, ieri sera era a tratti scivoloso e in alcuni punti insidioso. Piccola prevalenza di ballerine, livello medio di tango con qualche eccellenza, con una novità di riguardo, l’età dei presenti, molti i ballerini giovani, che collocherei tra i venti e i trenta, anzi, facendo un’attenta disamina, sembrava proprio che mancasse, tra gli astanti, l’età di mezzo, insomma la milonga era popolata da giovanissimi o da diversamente giovani (senile, antiquato, decrepito, sono sinonimi che ho cancellato dal mio vocabolario, insieme al più generalista “vecchi” e anche il più politicamente corretto “anziani” non mi va molto bene, soprattutto con l’incedere dei miei … di anni). Per dovere di cronaca, io chiaramente … mi sono contato tra i giovanissimi!