21ª Maratona dei Lavoratori e il tango autentico.
Ieri ho partecipato alla mia prima Maratona dei lavoratori, evento che si tiene da 21 anni, in occasione del primo maggio. Nelle campagne di Medicina, in provincia di Bologna, in un capannone stile artigianale, con annessa cucina, bar e sala mensa, con tanto di tavoli, si è tenuta la Maratona dei Lavoratori. Molti mi avevano descritto la Maratona come un girone infernale, per temperature, condizioni e affollamento di ballerini ingestibili, narrandomi situazioni di ballo al limite. Queste anticipazioni, mi hanno fatto bene, in quanto mi sono avvicinato all’evento senza alcuna particolare aspettativa. Delle 13 ore di ballo previste, dalle 13.00 del primo maggio alle 02.00 del giorno successivo, ho fatto una scelta strategica, presentandomi in pista alle 17.30, quando l’insolazione della bella giornata ha cessato di arroventare l’edificio, per andarmene all'una di notte, soddisfatto e appagato. L’evento si è presentato da subito con una netta prevalenza di ballerine, la pista ampia, non ha fatto rimpiangere il parquet, numerose le file di sedie ai bordi della sala e tantissimi i partecipanti. I numerosi musicalizzatori, si sono alternati ogni ora, permettendo così di apprezzare e confrontare le differenze delle scelte musicali e stilistiche, per esempio, di chi propone cortine ballabili (cosa che assolutamente non approvo), di chi usa le tande da tre brani anche per il tango (cosa che io auspico, permettendo così, in situazioni di affollamento e prevalenza femminile, di far ballare più donne) ed infine di chi vuole apparire per forza il musicalizzatore alternativo e originale, proponendo versioni di brani famosi ballabili, su tutte, ballare una versione Valse di Bella Ciao è stato molto carino. Molti i sorrisi, tanta la leggerezza, numerosissimi gli incidenti in pista, soprattutto prima e subito dopo la cena, quando lo spazio per coppia era veramente ridotto al limite e la pista era percorsa da “mine vaganti”. Nelle numerosissime collisioni qualche maschio Beta (gli Alfa sono altra cosa) ha alzato la voce, ma per fortuna non si è dovuto assistere a nessun duello stile cavalleria rusticana. Di norma, per i più, gli urti si sono risolti con un sorriso, un cenno reciproco di scuse, il tutto più che sufficiente a non interrompere la magia di una tanda. In conclusione, credo che la Maratona dei Lavoratori sia uno degli ultimi eventi sociali autentici, dove la socialità, il ballo come divertimento e la leggerezza regnino sovrani. Sono sempre più convinto che per trovare il tango, io che lo ricerco assiduamente da anni, non si debba necessariamente andare alle Milonghe o alle Maratone esclusive, bilanciate, verificate, filtrate, distillate, raffinate … basta un capannone, un po' di sedie di plastica e tanta gente che ha voglia di stare insieme e divertirsi, per tornare alle origini del tango, quello autentico. Esperienza assolutamente da ripetere!
Concordo in pieno caro Fabio
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