La Milonga della Mirada e la leggerezza.
Questa volta la ricerca del tango non si è spinta lontano, giusto oltre la diga di San Marco, nel ravennate, dove si tiene, nella terza domenica del mese, la Mirada la Milonga del Rivale. Proseguendo quella che è una buona pratica, ovvero la promozione di un giovane musicalizzatore emergente, da intercalare con nomi più quotati e altisonanti, ieri sera è stata la volta del giovane Tj Steve Piliero. Steve ha proposto una ricercata selezione musicale, riuscendo a mantenere un’ottima onda per tutta la sera, come un consumato musicalizzatore, ricevendo l’apprezzamento dei presenti, con l’ultima tanda della serata, che ha visto tutti i ballerini rimasti in pista. A dispetto della pluralità di eventi del circondario che si sono sovrapposti con la Mirada, la Milonga ha avuto un successo inaspettato, con un livello di tango di buona qualità. Forse non è ancora arrivato il momento dei consuntivi, delle analisi e dei rendiconti, del resto la seconda stagione di attività deve ancora concludersi, ma la piccola Milonga di periferia è cresciuta, si è affermata e si presenta ormai come un imperdibile evento del circondario che raccoglie la stima e l’approvazione di molti. Gli ingredienti sono tanti, ma credo che il principale sia la leggerezza degli organizzatori, mai venuta meno, anche con i piccoli riti ormai consolidati, come quello, a conclusione delle pulizie finali, quando gli echi della musica sono ormai solo un ricordo, di bersi un bicchiere di vino in compagnia, tutti insieme, scambiandosi impressioni, commenti e battute. Leggerezza non vuol dire superficialità, vuol dire diffondere un collante di positività, vivendo le cose con ironia, anche quelle che possono sembrare più difficili. Ecco spiegata a mio avviso la Mirada … la leggerezza in una Milonga.
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