Il tango conservativo
Ieri sera la ricerca del tango è proseguita a Cervia, presso la Milonga del Mucho Mas. Tj Filippo Giacomelli, un barbuto ragazzo con t-shirt nera e energia da vendere. Il musicalizzatore ha proposto tande equilibrate, musica selezionata, brani classici con esecuzioni originali, sonorità pulite, cortine nette e piacevoli, creando, dal punto di vista musicale, una serata perfetta. Sala al limite della capienza, netta prevalenza di donne, Cervia si propone come punto di incontro della Romagna, con la presenza di ballerini ravennati, forlivesi e riminesi, con un folto gruppo di marchigiani. Ieri sera, carico di voglia di ballare, ho deciso non perdere neanche una tanda, ballando anche quelle della milonga, senza perdermi neanche un tango. Oltre quattro ore di pista vanno affrontati con raziocinio, così ho impostato la mia serata sul risparmio e sull’efficienza energetica, che tanto di moda vanno oggi. In versione green tango, ho iniziato a ballare in modo conservativo, pochi movimenti, molto precisi e misurati, sospensioni e pause a profusione, cercando di sfruttare al massimo le chiusure di frasi. Purtroppo, dopo la prima milonga, il demone del cavallo pazzo che dimora in ognuno di noi, ha avuto il sopravvento e solo a fine serata, nelle ultime tande, ho ripreso a fare pochi e misurati movimenti … non per principio di conservazione, ma ... solo per stanchezza!
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