La dittatura dell'ignoranza
Ieri sera si è ufficialmente aperta la mia stagione della ricerca del tango anno 2024, destinazione la Palestra Acrobatica del DLF di Bologna. A ridosso dei binari, in una palestra con un arredamento datatissimo, si è tenuta la prima milonga Rayuela del 2024. Tj Roberto Tucci, un musicalizzatore giovane e all’apparenza molto motivato e attento, anche a pulire le registrazioni dei brani anni trenta dal fruscio.
Livello medio, con numerosi ballerini di buon livello, apprezzata la presenza di molti ballerini giovanissimi. Equità tra donne e uomini, la pista è sempre stata molto frequentata, anche se la ronda non è mai stata ordinatissima, purtroppo per la colpa della poca educazione di molti uomini. Un esempio: ieri sera ho avuto l’onore di ballare con una Regina Tanguera. A seguito della mirada, ho raggiunto la ballerina che era restata seduta in attesa, le ho dato la mano, lei si è alzata e ci siamo avvicinati al bordo pista, ho cercato lo sguardo della coppia che sopraggiungeva, il ballerino mi ha sorriso e con un piccolo cenno della testa, mi ha invitato ad entrare in ronda. Solo allora mi sono voltato e ho potuto porgere le mie braccia, facendo accomodare la ballerina nell’abbraccio, breve pausa per stabilire la connessione e siamo partiti nello spazio, che il ballerino che stava sopraggiungendo, mi aveva opportunamente creato. Pochi passi, la nostra coppia ferma in una sospensione, poi una piccola collisione sul fianco della mia ballerina, dal bordo pista una coppia aveva repentinamente chiuso un abbraccio ed era entrata con un ampio passo laterale. Inutile dire che il ballerino non aveva neanche guardato se vi era qualcuno che già occupava quello spazio. La Regina Tanguera, sorpresa quanto me, mi ha sussurrato: “ti ha chiesto di entrare?”. Ho risposto con un cenno negativo del capo, lei ha aggiunto “immaginavo … “. In milonga sono sempre troppi gli uomini che entrano in pista senza preventivamente chiedere di entrare in ronda o che mancano di garbo ed educazione previsti dai codigos del Tango, a questo punto non so che pensare. Una volta ho letto che quando “l’uno vale uno” decade in “uno qualsiasi vale uno”, la competenza perde il suo valore, lasciando campo libero alla dittatura dell’ignoranza, marginalizzando il merito. Così l’illusione del saper fare, accessibile e facile per tutti, condito da tanta presunzione di alcuni di essere capaci e bravi senza impegno e senza studio, nella vita e anche nel tango, moltiplica gli arroganti e gli ignoranti. Come è iniziata male la mia ricerca del tango nel 2024 … soprattutto con troppa polemica!
Commenti
Posta un commento