La Milonga Mirada, tra perle e teoremi.

Ieri, la ricerca del tango si è concretizzata a Ravenna, a San Marco alla milonga della Mirada. Tj Andrea, il grammofono del tango, oltre ad un musicalizzatore, una performance di spettacolo mediante l’utilizzo di dischi in vinile e due datati grammofonici, con tanto di amplificatori di suono in ottone a trombone, che proiettano la musicalità a tempi andati. Numerosi gli ospiti intervenuti, tra i quali due famosi maestri argentini, che hanno calcato la pista, non per una esibizione, ma solamente e semplicemente per ballare, dimostrando, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di quanta distanza ci sia tra il tango scenario da esibizione e il vero tango ballato. A fine della serata, quando gli echi degli ultimi tanghi risuonano solamente nelle menti del gruppetto organizzativo, ormai padrone assoluto della scena, mentre si passa una scopa, si strizza uno straccio e si ripongono le sedie, si commenta l’evento appena trascorso. E’ proprio in questo momento che le anime leggere, alticce di alcool e cariche di belle sensazioni dovute ai ripetuti abbracci tangueri, esprimono il meglio, forgiando vere e proprie perle di saggezza e intuizioni che prendono la dignità di teoremi. La perla di saggezza di ieri sera, prende le mosse dal modo semplice, disinvolto e misurato con il quale alcuni professionisti del tango avevano affrontato la pista poco prima, ballando sulla musica senza preoccuparsi troppo di postura e chiusura dei passi. Il Maestro presente, che non esita a bacchettare i suoi allievi per certe disinvolte abitudini, ha pubblicamente giustificato la spigliatezza dei professionisti, richiamando l‘appartenenza di questi professionisti al “vecchio stile”. I maschietti discenti presenti hanno da subito fondato un sottogruppo delle Facce da Tango, quindi per appartenenza e soprattutto per simpatia, oltre quali soci fondatori della FACCE DA TANGO OLD STYLE, da stasera (forse) ci potremo permettere più di qualche imperfezione di stile, senza essere bacchettati (forse). Il teorema formulato ieri sera, invece, tratta i ballerini camionisti, ovvero quelli che afferrata saldamente al ballerina, la manovrano energicamente come fosse un volante da camion, se non che, grazie all’intuizione di un ballerino navigatissimo, a ballerini camionisti, esistono per contraltare ballerine che sono come un camion senza idroguida, insomma prive del servosterzo. La formulazione del Teorema del ballerino camionista prevede: Una ballerina riceve una spinta, pari ad un doppio tirone (detta forza di torsione al volante), quando questa si aggrappa alle spalle del ballerino con tutto il suo peso, tiene il braccio destro rigido dimostrando di essere priva di idroguida.

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