Inaugurazione della Mirada, la Milonga del rivale.

Appena tornato dalla milonga pomeridiana “La Mirada, la Milonga del rivale”, la prima milonga organizzata dall’Associazione Facce da tango, ho buttato giù due pensieri. Inutile dire che io sono spudoratamente di parte, pertanto dopo la descrizione, inizierò ad elencare, in maniera più che faziosa, tutte le cose che ritengo positive e sono tante. La sala è posta in un circolo ubicato in prossimità del rivale del fiume nella frazione di San Marco. Il tango è una danza popolare, nata dal basso, tra persone umili, che si è poi diffusa in tutti gli strati sociali, ecco perché, in un certo senso, utilizzare un circolo di periferia, un luogo di incontro e socialità autentica, senza sovrastrutture, sia un po' come riportare il tango a casa, alle sue origini. Gli ampi spazi quadrati dell’immobile si adattano benissimo allo scopo e per i ravennati, avere un luogo vicino a casa che ti permette di ballare senza sobbarcarti di una vagonata di chilometri, è sicuramente un altro lato più che positivo. Massimiliano Romano, quale musicalizzatore, ha aperto la serata inaugurale, sonorità pulite, brani classici e tande equilibrate e anche ben strutturate, hanno accompagnato tutto l’evento. Nella milonga, come spesso accade, vi è stata una prevalenza di ballerine, ma devo dire, che i ballerini dell’associazione non si sono risparmiati, impegnandosi per far ballare molte delle presenti e alcuni, non si sono fermati quasi mai, unico rammarico personale, non aver fatto ballare tutte le ballerine presenti, ma ci riproverò la prossima volta. Prima uscita in Milonga per alcune e alcuni principianti, a loro va tutta la mia ammirazione, mettersi in gioco con le poche basi acquisite in un numero di lezioni che si contano in una mano non è affatto semplice e scontato, ma provare a ballare è il modo migliore, se non in alcuni casi l’unico, di consolidare i movimenti. Per me dopo due anni di chiusura, rivedere nella pista di una milonga i principianti, mi ha aperto il cuore, una danza che non si alimenta di neofiti è una danza morta e prendersi cura di chi muove i primi passi, accompagnandolo alla scoperta della passione comune, ritengo che sia più che un dovere. L’associazione FdT, in questo senso, ha sposato la filosofia che ritengo giusta, dimostrandolo nei fatti. La lista di chi ha permesso con il proprio impegno e lavoro la nascita di questo evento è molto lunga, cito tra gli altri, Sara, Cristian, Pamela, il Maestro Vassura, Elena, Umberto, Brunella, Cosimo …… e nei puntini, che per l’occasione ho messo in eccesso, potete leggere i nomi degli altri, che solo per mia personale cialtroneria e dimenticanza ho omesso. Una menzione speciale a chi ha contribuito alle libagioni e per Sergio, che ha accolto, in quello che sembrava un forbito tedesco, gli ospiti svizzeri, dando a tutti noi un tocco di internazionalità. Unico difetto, su cui abbiamo convenuto in diversi, riguarda le pareti della sala da ballo, un po' spoglie … un po’ di foto e quadretti (per l’appunto, giusto una settantina, equivalenti a quelli staccati prima dell’evento), avrebbero fatto la loro bella, ma che dico, bellissima … figura!   


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