Milonga al Tango Dispari e lo scambio di ruoli.

Venerdì sera, la “grintosetta” Mini del Bendo, ha portato Cristian, il Bendo e il sottoscritto,  a Bologna, alla ricerca del tango, alla Milonga del Tango Dispari. Poco distante dall’uscita di San Lazzaro di Savena, nel centro sociale di un quartiere periferico di Bologna, viene organizzata la milonga del Tango Dispari, in un ampio giardino, con una pista da ballo all’aperto, coperta da una tettoia e due sale interne al centro. Dopo le 23.00, atteso che il luogo è prospiciente a civili abitazioni, per limitare eventuali rumori molesti per i residenti, la Milonga si sposta all’interno di una delle due sale presenti. Siamo arrivati sul posto ad evento iniziato, musicalità pulite, anche se il Tj ha sperimentato scelte musicali non comuni, con qualche tanda di tango nuevo. La pista esterna, eccellente per il ballo, ci ha accolti e abbiamo subito iniziato ad invitare. Piacevolissima sorpresa, livello medio alto, soprattutto per la presenza di alcuni ballerini giovanissimi, che modificavano la media, non solo dell’età. La presenza alla milonga di più uomini, che donne, ha reso un po' complicato, per i maschi, risiedere stabilmente sulla pista e le donne, tranne qualche rarissima eccezione, hanno ballato tutte. Verso la fine della serata, quando ormai avevo esaurito le donne con le quali non avevo ancora ballato, ho incrociato lo sguardo di una signora, con le scarpe da ginnastica. Dopo il primo tango, mi sono scusato con lei, per la mia timida ed incerta mirata, che era seguita allo scambio di sguardi, ma non indossando scarpe da tango, ero stato tratto in inganno.  La ballerina mi confessava di vestire scarpe comode, per ballare indistintamente da uomo o da donna e … a bruciapelo, mi ha chiesto se avessi voluto ballare con lei da donna. Ritengo che vestire i panni degli altri, aiuti alla migliore comprensione, così non mi sono sottratto e il tango successivo è iniziato, con un abbraccio, per me, completamente atipico, quello femminile. Ballando da donna sono stato un disastro completo, ho anticipato i suoi passi, chiudendo prima i miei, non sono riuscito a fare un perno decente per gli ocho e non ho fatto un incrocio al quinto, mentre in alcuni casi, durante le sue sospensioni, incurante dell’ascolto, ho preso pure l’iniziativa, iniziando a guidare, come sono abituato a fare normalmente. L’esperimento è durato meno di un tango, ma mi ha permesso di apprezzare la “marca” della mia ballerina leader. Esperimento intrigante, da ripetere … ma con parsimonia!
 

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