Milonga Bocanegra e il tacco solitario
Ieri sera, in crisi di astinenza
da Milonga, sono andato a cercar il Tango fino a Bologna, unitamente ai miei
maestri che andavano alla Milonga Bocanegra di Bologna, dove si sarebbero
esibiti due artisti turchi dai nomi impronunciabili. A dire il vero, anche il
tj era una simpatica turca dal nome, altrettanto complicato, di Burcu Iris
Tekin. Giunti a Milonga iniziata, per un lieve ritardo dovuto al traffico del
rientro domenicale verso Bologna, da subito sono rimasto stupito per l’originalità
e l’accostamento delle cortine alle tande, musica orientale, di quelle che si
sente normalmente proliferare in negozi di Kebab o in Caffè nordafricani pieni
di narghilè. La musica godibile ha accompagnato tutta la serata, permettendo la
riuscita dell’evento. Bella l’esibizione della coppia turca, prevalenza di
donne sugli uomini, con un livello di tango medio. Nota di colore, mentre
ballavo, impegnato in una ardita “quebrada”
ho notato con la coda dell’occhio, scivolare solitario, nel pavimento, un tacco da
uomo, il primo pensiero l’ho avuto per quel poveretto che mentre ballava aveva
perso il tacco e solo quando ho appoggiato il piede sinistro, ho scoperto che
il poveretto ero io. Personalmente si è trattata della Milonga più cara della
stagione, in quanto ho dovuto acquistare un paio di scarpe da tango nuove di
pacca, che ho subito inaugurato con una bellissima tanda con Sara, nella quale,
però, gli ho pestato un piede. Non nascondo che in quel momento ho anche
pensato di restituire subito al venditore le scarpe nuove e di chiudere la
serata seduto a bordo pista in un muto e rassegnato silenzio, ma poi ho pensato
… che cosa rischiavo, peggio di così non poteva andare! Così tango dopo tango
mi sono un po’ risollevato. Comunque dalla serata trascorsa alla Bocanegra, ho
capito una cosa, che anche per gli uomini … è una questione di tacco!
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