Milonga al Dancing di Palermo
Ieri sera la ricerca si è spinta verso il Dancing di Palermo, storico locale da ballo palermitano. Unico mezzo di locomozione per muovermi in città, la mia bellissima moto, così per evitare di trovarne due o addirittura tre, all'uscita del locale da ballo, facendo la felicità di un ladro e la mia disperazione, ho ben pensato di andarci a piedi, anche perché gli autobus sono un miraggio e i taxi ti raggiungono sotto casa già con la tariffa a palla tra notturno e chiamata, come che se fossero partiti, per venirti a prendere, direttamente da Messina. Dopo mezz'ora abbondante di camminata sono arrivato al locale a Milonga cominciata, età dei presenti medio alta, con una leggera prevalenza di uomini, con molte donne, tra le presenti, in coppia. Memore della scarpinata che mi attendeva al ritorno, ho selezionato le tande, evitando la Mirada incontrollata, saltando anche qualche tanda, per osservare meglio le ballerine, così per una volta ho potuto guardare meglio anche i ballerini. Tra gli uomini, vi era un ragazzo alto che ballava veramente molto bene, per postura, pulizia dei movimenti e dinamiche, provviste di pause e sospensioni ritmiche molto belle anche da vedere, poi vi era quello che definirei un macellaio, dal passo felpato, dai mille ganci, di quelli che vendono il tango un tanto al chilo, rimacinato o filetto che sia, un ballerino senza pause che non si ferma mai. Quattro le ballerine veramente brave, asse perfetto, pivot puliti, abbraccio chiuso senza perdere fluidità e dinamica, mentre altre quattro o cinque meritavano, ma non avevano la classe delle bravissime. Finite le tande che mi ero riproposto, una decina circa, a milonga ancora in corso, me ne sono andato. Riflessione, vuoi vedere che l'approccio di Cristian in milonga... è contagioso?
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