Tango d’ottobre alla Milonga della Fattoria di Bologna


Ieri sera cinque temerari hanno affrontato la Milonga della Fattoria, luogo storico del tango nella nostra regione. La sala da ballo, posta al primo piano di un fabbricato adibito a pizzeria e centro sociale, si presenta come un quadrato locale provvisto di angolo bar, con tavolini ai lati e un pavimento votato al ballo. Qualche perplessità sulla scelta della destinazione bolognese inizialmente c’era stata, infatti, era l’unico evento bolognese di questo venerdì, lasciando presagire un afflusso di forzati del tango fuori misura, afflusso che nella realtà non c’è stato. Probabilmente il mondo del tango bolognese è molto più complesso e ripartito di quello che noi romagnoli possiamo pensare, nei fatti ieri c’è stata la riprova che chi va alla Milonga Bruja o alla Milonga della Pinina, non va alla Fattoria o alla milonga del Tango24 e magari, il giovedì snobba pure il Mercato Sonato. La pluralità di eventi del capoluogo regionale risponde di fatto ai gusti diversi dei tangueri, che sembrano voler evitare a tutti i costi le contaminazioni. Alla Fattoria livello di tango assolutamente abbordabile, con rarissime eccellenze, mentre d’assoluto riguardo è stato il musicalizzatore Sandro051, che ha inanellato una tanda meglio dell’altra, alimentando energia continua alla pista. Nota di colore, in una tanda, i cinque temerari, in rigorosa ronda, erano distribuiti uno dietro all’altro in meno di tre metri, muovendosi all’unisono … quando si dice il lavoro di squadra!  

Commenti

  1. Oh....non immagini quanto avrei desiderato esser testimone ballante !!!!

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