Milonga al bocciodromo e la tanda imperfetta.


Nella speranza che il tango si manifesti, ieri sera sono andato a cercarlo al Bocciodromo di Imola, alla Milonga organizzata da Luca Donato. Nel cortile del bocciodromo c’è una pista quadrata di mattonelle, coperta da una tensostruttura fissa con tendone, intorno sedie e tavolini per gli avventori. Numerosi i ballerini che hanno partecipato, molti i visi conosciuti e i frequentatori abituali, con una più che leggera prevalenza di donne. Il Tj Patricio Lolli, una certezza, ha dato energia continua alla serata, tenendo in pista la maggior parte dei presenti. Serata molto piacevole, tango di medio livello, ronda quasi ordinata, peccato non aver avuto più tempo per far ballare tutte, ma dico tutte, le donne presenti, infatti, me ne sfugge sempre qualcuna! Durante le milonghe, di solito, guardo le ballerine in pista, ma ancora di più noto, quelle ballerine, che la pista non la toccano proprio, così, memore del mio lunghissimo praticantato da principiante, dal quale non mi sento di essere ancora uscito, mi avventuro spesso ad invitare delle ballerine a scatola chiusa! Ritengo che sia un dovere da parte degli uomini invitare chi muove i primi passi e che, compresso nelle sue paure e nelle ansie di prestazione, abbia comunque trovato il coraggio di sedersi ai bordi di una pista. Le “scatole chiuse” di una milonga possono essere anche ballerine conosciute e talmente brave da incutere timore, ma il più delle volte sono principianti, con la caratteristica di essere anche poco appariscenti, in quanto, per uno strano destino, quelle appariscenti, comunque calcano le scene, anche quando dovrebbero stare sedute e studiare ancora un pochino prima di avventurarsi. La principiante la distingui fin dalla mirada, in quanto non riescono mai a nascondere, nello sguardo, lo stupore di essere state invitate. Appena in piedi, la principiante, mostrando tutta la sua fragilità, cerca l’abbraccio in modo impacciato e un po’ frettoloso, quasi ad anticipare il contatto, non nascondendo il timore di quello che accadrà di lì a poco. Eppure, se per una strana alchimia, riesci a farla ballare, con passi misurati e calibrati per il suo livello di conoscenza, una principiante, al termine della tanda, dalla scatolina, svela sempre un sorriso spontaneo, riconoscente e compiaciuto che illumina lo sguardo e che ti scalda l’animo. Chi lo dice che le belle emozioni, non si possano trovare anche in una tanda ... imperfetta!!!

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