Milonga Mala Yunta e riti propiziatori.

Ieri sera, accompagnato da due fantastiche ballerine, la ricerca del tango si è spinta fino alla Milonga Mala Yunta di Modena. Al fine della buona riuscita della serata, invece del banale rito propiziatorio del giro completo di una rotonda, presa a caso, si è deciso di fare una circonvoluzione più ampia e corposa, prendendo come riferimento Ravenna – Bagnacavallo – Ravenna; quale alibi per la realizzazione dell’ardito rito, la dimenticanza delle scarpe da tango da parte di un componente della spedizione. La Milonga del Mala Yunta si tiene in una comoda e accogliente sala, pavimento ottimo per ballare, con numerosi ballerini presenti, con una piccola prevalenza del genere femminile, la pista è stata costantemente piena e la ronda abbastanza ordinata, fino quasi a conclusione della serata. Il TdJ Mirko Parentela, ha espresso buone sonorità, senza distorsioni, con una selezione musicale gradevole, unico appunto, i brani proposti a raffica, senza pause, vincendo il primato, per numero di tande realizzate all’ora. Per batterlo, bisognerà provare a mixare i brani insieme alle cortine. Nota di colore, una delle mie gentili accompagnatrici, ha avuto la fortuna, durante lo svolgimento di una tanda, di ricevere le assidue confidenze da un ballerino di Verona, sul suo personale periodo di quiescenza e sulle fasi del pensionamento, con tanto di polemica dettagliata sulle implicazioni della legge Fornero. Farsi una cultura in previdenza e sistema pensionistico, durante in Milonga, durante una tanda, non è fortuna da tutti. Come dato statistico, ai soli fini scaramantici, il giro propiziatorio ampio, ha avuto un’ottima ricaduta, in quanto, la serata, è stata molto gradevole e simpatica. Si accettano proposte e sono allo studio nuovi tracciati portafortuna!

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